Archivio per gennaio, 2011

Come aprire la bottiglia

Pubblicato: 9 gennaio 2011 in Cibo e bevande

 

Come stappare la bottiglia

Sono poche le regole che insegnano a stappare una bottiglia di vino, ma applicarle alla lettera aiuta a fare una figura di gran classe e a non rompere la bottiglia contro il muro. Vediamo quali sono:

1. Il taglio della capsula
Per cominciare procuratevi un cavatappi. Ce ne sono di diverse forme e dimensioni. E’ consigliato il cavatappi da sommelier, costituito ad una estremità da un “verme” a spirale e da una levetta, dall’altra da un coltellino. La prima cosa da fare è tagliare la capsula sotto il “cercine” o “baga” (anello posto in prossimità della fine del collo della bottiglia).

2. La pulizia del collo
Pulire la parte superiore della bottiglia togliendo la capsula e, se necessario togliete la polvere dall’imboccatura.

3. Estrazione del tappo
Puntate ora la spirale leggermente spostata al centro del tappo ed invitatela verticalmente fino a far scomparire quasi tutta la spirale stessa ma facendo attenzione a non bucare la parte inferiore del tappo. Puntate ora la levetta sul bordo del collo tirate delicatamente ma con fermezza. In questa operazione dovete fare attenzione anche a non piegare il sughero e a non far rumore nella fase di estrazione. Se necessario pulite la zona dell’imboccatura anche dopo la rimozione del tappo.

4. Il primo esame
Il primo esame del vino si esegue annusando il tappo appena estratto. Se predomina l’odore di vino rispetto a quella di sughero si può servire la bottiglia tranquillamente. Se invece predomina l’odore di sughero sarà necessario assaggiare personalmente il vino prima di servirlo.

5. Il servizio
Versare il vino lentamente, ma con eleganza facendo attenzione a non toccare mai il bicchiere con la bottiglia e tenendo l’etichetta della bottiglia in evidenza.

 

da http://www.venetolife.it

Polenta pastissada

Pubblicato: 9 gennaio 2011 in Cucina

Ingredienti per 6 persone

500 g di farina bramata
300 g di manzo macinato
150 g di ritaglie di pollo
80 g di prosciutto crudo in una fetta
1 cipolla
1 piccola carota
1 costa di sedano
1 spicchio d’aglio
400 g di passata di pomodoro
1 bicchiere di vino bianco secco
1 dl di olio di extravergine di oliva
30 g di burro
120 g di parmigiano grattuggiato
sale e pepe


Preparazione

Versate 2 l di acqua in un paiolo di rame, salate e mettete sul fuoco. Appena l’acqua inizierà a bollire aggiungete la farina, mescolando velocemente con un cucchiaio di legno. Proseguite la cottura per circa 40 minuti, continuando a rimestare per evitare che si formino grumi.
Stendete accuratamente la polenta su un piano inumidito (meglio ancora se di marmo) e livellate fino ad ottenere lo spessore di circa 1 cm. Aspettate che si raffreddi e tagliatela a fette.
Lavate le rigaglie di pollo e fatele rosolare in un tegame con il burro, quindi tritatele. Tritate insieme la cipolla l’aglio, la carota e il sedano, versateli in una casseruola e fateli soffriggere dolcemente con l’olio (tenete da pare 1 cucchiaio di olio).
Tagliate a dadini non troppo piccoli il prosciutto, quindi unitelo al soffritto insieme alle rigaglie e alla carne di manzo macinata. Fate rosolare il tutto.
Versate il vino nella casseruola e lasciatelo evaporare a fuoco basso; aggiungete la passata di pomodoro, salate, pepate e proseguite la cottura per circa 30 minuti.
Ungete una pirofila da forno con l’olio rimasto, disponetevi uno strato di polenta e cospargete di ragù e formaggio; ripetete gli strati, incrociando ogni volta la disposizione delle fette rispetto allo strato precedente, e terminate con il formaggio.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 200°C per circa 20 minuti; fino a quando sulla superficie si sarà formata una bella crosticina dorata. Servite subito.

tratto da http://www.venetolife.it/

Pinza veneta

Pubblicato: 9 gennaio 2011 in Cucina

Ingredienti

  • 250 g di farina “00”

  • 250 g di farina gialla

  • 150 g di burro

  • 100 g di uvetta

  • 150 g di zucchero

  • 100 g di cedrini

  • 150 g di fichi secchi

  • 50 g di noci

  • 300 g di mele

  • 300 g di pere

  • semi di finocchio

  • lievito

  • grappa

  • sale

Cuocere in casseruola per 30 minuti le due farine, con sale, lievito e una quantità d’acqua pari al doppio del peso delle farine.
Togliere dal fuoco e aggiungere il burro, lo zucchero, l’uvetta fatta rinvenire in grappa e il resto degli ingredienti a pezzi. Versare l’impasto in una tortiera imburrata e infarinata a 170 gradi per un’ora.
Far intiepidire prima di sfornare.